L’esigenza di copiare e stampare
Tante copie di un originale che possa essere ripetuto all’infinito. Più che di una soluzione tecnica, per l’essere umano è forse l’espressione di un’esigenza che lo accompagna da quando ha iniziato ad utilizzare in modo sistematico le opportunità fornite dalla carta.
Un’invenzione, quella delle fotocopie, relativamente recente nella storia dell’uomo, ma che ha segnato momenti estremamente importanti e che oggi ci fa usare strumenti affascinanti e sofisticati, talvolta poco consapevoli della genialità e delle intuizioni che ne hanno accompagnato l’evoluzione.
Le copie salvano un film rivoluzionario
Può la tecnologia cambiare il destino delle persone? Può farlo,a volte anche in maniera insospettabile.
Senza la tecnologia delle fotocopiatrici – con ogni probabilità – nessuno di noi avrebbe potuto godere di uno dei capolavori dell’animazione Disney, annoverato tra i classici della casa di produzione, dove tenerezza e sentimenti si intrecciano ai caratteri dei personaggi in modo indimenticabile.
Ma se qualche generazione di americani ed europei ha potuto emozionarsi alla visione de “La carica dei 101”, ciò si deve proprio a quella che era allora un’invenzione emergente, che inizierà poi a diffondersi capillarmente in ogni ufficio del globo.
Correva l’anno 1961 e la Disney era reduce dall’aver prodotto un film dagli incassi non proprio stratosferici. Serviva farne un altro, ma con costi decisamente più contenuti.
Ecco allora un prodotto dell’ingegno umano che arriva in soccorso e, complice una trama accattivante, permette di raggiungere un successo planetario e di far proseguire l’attività di animazione della Disney, prima a serio rischio chiusura.
Una fotocopiatrice Xerox aveva consentito di replicare alcune immagini senza doverle ridisegnare ex novo: un escamotage eccezionale in un “cartone animato”, nel quale è stato calcolato in oltre 6 milioni il numero delle macchie sui cani dalmata, protagonisti della trama, che compaiono nel susseguirsi delle scene.
Fotocopie, carta e memoria
Ancora oggi, in piena epoca digitale, quel binomio inscindibile carta-fotocopiatrice testimonia l’importanza di recuperare quanto di buono ci ha concesso il passato. La carta che esce dalla fotocopiatrice può essere amica dell’ambiente grazie all’intelligenza umana. La sostenibilità della carta, attraverso l’utilizzo di quella certificata, che garantisce la piantumazione del triplo degli alberi serviti per produrla, è ormai un dato di fatto che non ci fa sentire colpevoli nei confronti della natura quando odoriamo le pagine di un libro o scriviamo una lettera su questo “vecchio” supporto. Meno colpevoli, ci sentiamo, anche se pensiamo al consumo dell’ormai carissima energia elettrica, utilizzata in abbondanza ma spesso senza piena consapevolezza, per tenere acceso uno schermo sul quale leggere ciò che un tempo era solo stampato su carta. Del resto, non poteva concludersi in maniera così rapida e asettica la vita di un’invenzione – la carta, appunto – che ha cambiato la storia dell’uomo.
Una storia fatta anche di arte, come i meravigliosi lavori di Lorenzo Petrantoni, “artigiano della grafica” che proprio con la carta dà vita a illustrazioni dove l’amore per la grafica e la fascinazione per l’estetica del disegno si combinano in modo unico. Testi e immagini dell’editoria dell’800 vengono fotocopiati e ripresi con un linguaggio diventato inconfondibile, raccontando situazioni e personaggi destinati, altrimenti, ad essere dimenticati.
“Un passatempo della sera”, come lo ha definito lo stesso artista, è diventato lavoro e linguaggio, apprezzato a livello internazionale. Il valore e l’attualità del linguaggio hanno associato la sua opera a campagne pubblicitarie di marchi prestigiosi, ma anche ad importanti testate giornalistiche internazionali. E dietro a tutto ciò, c’è una fotocopiatrice.
La tecnologia buona
Di rivoluzione in rivoluzione, quella tecnologica “buona” – o meglio quella che utilizziamo in maniera costruttiva – serve l’uomo senza danneggiarlo, rispettando l’ambiente che lo circonda.
Oggetti complessi che riuniscono in un unico arnese operazioni e compiti diversi, le moderne “multifunzione” rientrano a pieno titolo nella tecnologia buona. Solo lontane parenti delle fotocopiatrici da 300 chili che diedero inizio ad un ampio rinnovamento nei metodi di lavoro, sono ormai fedeli compagne nelle attività d’ufficio, in grado di stampare, eseguire scansioni, fotocopiare e dialogare con altri device. Il termine è ormai entrato nel linguaggio comune e non sempre induce ad una riflessione sulla complessità e sulla considerevole utilità del mezzo.
Anche le multifunzione hanno peculiarità e destinazione d’uso talvolta non così immediate da comprendere: un percorso guidato, un consiglio esperto è il modo migliore per mediare una scelta sulla tecnologia amica.
Per questo, puoi affidarti ad STL richiedendo una consulenza gratuita chiamando il numero 0424 75095 o scrivendoci all’indirizzo info@stl-srl.it.